Paracuru, Cearà, Brasile!

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In ordine sparso!!!








































Traccie nel tempo

La colazione è servita! (Curiosità)

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Un amico blogger, quando ancora vivevo in Tunisia, mi aveva chiesto come fosse una colazione Berbera. Non l'ho assaggiata e non ne ho potuto parlare. Ora che vivo in brasile, si aspetta che lo faccia almeno qua!  Ecco Pier, la colazione è servita! Iniziamo col dire che la tipica colazione brasiliana prevede solitamente pane croccante e caffè nero o caffè con latte, questa sarebbe la colazione più comune in tutto il Brasile. Anche se questo è un pasto molto comune per la maggior parte delle persone ogni mattina, ci sono tanti altri tipi di alimenti che possono rappresentare anche una tipica colazione brasiliana. Iniziamo col pane che è l'elemento più importante in una tipica colazione brasiliana. Il tipo di pane più consumato in Brasile è il classico  Pão Francês   Questo pane croccante può essere chiamato Pane Francese, Pão de Sal o Cacetinho, a seconda della regione. C'e anche il Pão de Forma, conosciuto in Italia come pane in cassetta, ed è molto comune anche ...
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Quando si dice che una virgola ti salva la vita...

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 Trovata nel web... Un tal Carlo V re di Spagna ricevette al suo cospetto un uomo accusato di non mi ricordo più che cosa. Dal momento che non era in suo potere dichiararlo colpevole o innocente, passò il caso alla corte, sperando però in cuor suo nella magnanimità degli uomini incaricati di giudicare.  Trascorso il tempo necessario, giunse il responso di condanna a morte: “Perdono impossibile, eseguire la sentenza.” Il re non era d'accordo, ma purtroppo non era in suo potere cambiare la sentenza…”cambiare la sentenza” pensò, “ma spostare una virgola…questo sì che posso farlo!” e scrisse: “Perdono, impossibile eseguire la sentenza.” E fu così che il condannato si salvò. Hai detto niente!! ;-))
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Dopo tre mesi torno in Croazia... ultima parte, la conclusione!

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Post precedente... 20-01-12 Il viaggio di ritorno è sul malinconico andante... quell'esperienza mi è piaciuta tanto che ci sarei rimasta ancora... nonostante tutto! Sento di essermi affezionata a tutti loro, son davvero splendidi! Ma è così... bisogna partire! Guardo fuori dal finestrino ripenso a quello che ho fatto e quello che ho imparato.  Mi sono resa conto che  bastano tre semplici cose per trovarsi bene ovunque si vada... La prima parola che ho voluto imparare è stata; hvala (grazie). Era talmente alta la mia gratitudine che ho voluto sempre dirlo nella loro lingua . La seconda è stata; bobar dan (buongiorno). Anche questa aiuta ad entrare in sintonia con chi incontri. La terza, non l'ho imparata, è una cosa che faccio sempre volentieri; sorridere... Anche quello aiuta a mettere a proprio agio chi ci sta di fronte! Ho appreso che fatto questo tutto vien facile, ovunque ci s...
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