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Visualizzazione dei post da 2020

Guidare in Tunisa, una serie di no sense che vi manterranno vivi!

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    Bene, oggi voglio scrivere di tunisini alla guida che, nonostante loro la pensino diversamente,  il meglio che possono fare è un completo disastro! Sul serio, quanto ci si butta nel traffico si capisce già che qui le regole le fa chi è al volante e ognuno fa ciò che gli viene in mente. In virtù di questo, è normale trovare tutto ciò che non pensereste mai trovare, nemmeno con tutta la fantasia possibile! Per esempio, potreste trovare auto che camminano sulla stessa carreggiata. E che c'è di strano chiederete voi, il fatto è che non vanno nel tuo stesso verso di marcia e infatti capita di trovarvi con auto che vi vengono incontro e... secondo loro la colpa è solo vostra! Oppure capita di trovare qualcuno che ha deciso di fare inversione di marcia lo faccia improvvisamente li davanti a voi, un traffico della madonna in una strada da una corsia e tre quarti, facendo millemilla manovre per riuscire a girare quella scatola d'auto. E non pensare di poter di...

Premi!

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 Oggi sono qua per condividere un con voi un Premio conferitomi da Mariella! L'ho messo Nello scrigno dei Premi , un posto davvero speciale, dove custodisco tutti i miei premi! Lo condivido con i vecchi follower ritrovati e con i nuovi! A tutti Voi GRAZIE!

Siamo drogati di dolore...

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Siamo davvero drogati di dolore? Perché no,  dopotutto è l'emozione che conosciamo meglio!  Nasciamo. In verità io non ricordo nulla ma immagino che le prima cose che abbiamo sentito è stato dolore, freddo e paura, sentimenti che poi  ci accompagneranno per tutta la vita. Non riusciamo a parlare e allora per farci capire piangiamo. Abbiamo fame: piangiamo, abbiamo sete: piangiamo, ci sentiamo soli: piangiamo. Ed è così diamo il via a quello che sarà un interminabile lamento. Cresciamo e la solfa non cambia: l'amichetto ci ruba un giocattolo, la mamma ci sgrida, l'amica ci fotte il moroso, la squadra del cuore perde, il mio collega è uno stronzo, le tasse son sempre di più, il governo è un covo di idioti. Tutto diventa un buonissimo morivo per piangere e lamentarsi.  Senza dimenticarci la rabbia e i rancori: la mamma fa preferenze, papà lavora sempre e non gioca a pallone con me, il cugino mi h...

Senza titolo...

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         -Ciao Sara come stai?- -Ciao cara, sto bene e tu, come va da quelle parti?- -Va bene dai se non fosse per questo dannato virus! E li, com'è la situazione, raccontami un po'!- -Qua in Tunisia un disastro proprio; alberghi, bar, ristoranti, negozi... tutto chiuso!- -Oh, non pensare che qua in Italia sia meglio, parecchi negozi e ristoranti non riapriranno più e gente senza lavoro...- -So che non è una gara a chi sta peggio ma gli italiani possono ritenersi fortunati sai?!- -A sì, e perché?- Ecco, la riflessione che segue è partita da questo dialogo. La risposta al perché è che in Italia ci sono tantissimi ammortizzatori sociali che qua mancano. Qua non c'è ne cassa integrazione ne sussidio di disoccupazione, niente bonus  ne Naspi, nulla di nulla. Perciò quando uno resta senza lavoro rimane senza nulla. La situazione tunisina è disperata e l'arrivo del freddo non aiuta. Sulle montagna è nevicato e la gente non ha di che riscaldarsi. E attenzione e no...

Quando la paura paralizza.

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  L'altro giorno stavo chiacchierando al telefono con mia madre e lei ha avuto una bella intuizione. In verità la mia Mamuska ha sempre avuto belle intuizioni, ma in gioventù non sempre ho voluto ascoltarla. Da un bel però ho imparato ad ascoltarla! Ma torniamo a noi. Le ho chiesto una cosa riguardo a mio padre di quando ha avuto l'infarto; se quando è tornato a casa  lei ha continuato ad aver paura. Sì perché per me è stata davvero dura. Nel post precedente l'ho liquidata con "qualche notte d'insonnia" quando in verità le notti sono state tante di più e non era semplice insonnia. Dopo che è tornato dall'ospedale mi alzavo per vedere che Tomo stesse bene e se non lo sentivo russare  mi alzavo più volte. Mi sono fermata a dormire con lui più notti, arrivando a toccarlo per vedere se era caldo e se respirava. Poi mi sono imposta di tornare nella mia stanza ma sempre con la porta aperta e sempre vigile. Ma capivo che le giornate erano sempre più pesanti e io ...

Scampato pericolo... A tutto c'è un perché!

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Sono di nuovo qua. Non pensavo sarei tornata così presto ma rispondendo a  Graziana mi si è accesa una lampadina. Sono in Tunisia da due anni ormai, e qui come non mai, mi sto facendo le "ossa", sarà per questo che il mio vero carattere ora esce fuori più prorompente che mai? Ecco, dopo aver scritto questo mi sono resa conto che quello che mi ha reso più forte, indipendente (o più stronza) è l'ennesimo dramma a lieto fine che mi è successo più di un mese fa. Si sa che gli eventi ci cambiano ma quello che viene fuori a volte ci sorprende. No, non è cattiveria. Non mi sento più cattiva, ma forse più consapevole che la vita è così effimera che si giunge alla conclusione che bisogna dare un taglio netto a ciò che ci rende ansiosi e, nel mio caso, dipendenti a qualcosa che ci fa star male.   E' il 18 di ottobre, sono circa le 3,30 del mattino e sento il mio Tomo che mi chiama urlando.

Emmò mi sono rotta però!

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  Wow, è un sacco di tempo che manco… in verità, ora che sono qua, è mancato tanto anche a me! Da che parte iniziare? Bene senza tanti tanti giri di parole, come mio solito fare, vado dritta al punto; ho un carattere di merda! Troppo diretta e scurrile? Mi scuso già da ora se urterò qualche mio eventuale lettore ma  oggi va così. Esatto ho proprio quel carattere lì. Ma questo non mi ha mai impedito di essere gentile e disponibile, così tanto che ho sempre odiato quei meme che consigliano di trattare come vieni trattato visto che io mi sono sempre comportata con gli altri come mi piacerebbe esserlo a mia volta. Ma crescendo ho capito che non per tutti è così.  Io sono quella che chiama e che manda messaggi, da sempre! L'ho imparato da mia madre; esserci sempre, poco importa se gli altri non lo fanno, tu devi esserci. Emmò mi sono rotta però ! Sì sì, lo so che questo scritto è diretto a qualcuno in particolare e, sì lo so, dovrei dirlo direttamente a lo...

Quando i virus ti smascherano! Il Coronavirus ha mostrato ciò che siamo veramente!

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Oggi leggendo le notizie su un giornale on-line mi  sono imbattuta in questo articolo. Lo condivido perché dice esattamente ciò che penso. Lo metto a futura memoria, per quando ci sarà un'altra crisi e l'isteria avrà il sopravvento... sì, perché succederà di nuovo e ancora. "Con questa storia del coronavirus ci abbiamo fatto una figuraccia con la morte. Così evoluti, illuminati, emancipati, sgamati, smaterializzati.