Oggi vengo meno al proposito di parlare di politica sul mio blog... anche se, in fondo, non si tratta di parlare di politica, ma di chi la politica la fa e in questo caso la fa davvero male.
Caro il "mio" Cavaliere (ex)...
Ho quarantasette anni e nella mia vita da elettrice ho visto e sentito di tutto e anche io come moltissimi italiani al tuo esordio ti ho dato la mia fiducia. Ho creduto alle tue promesse, ero affascinata dal tuo carisma e pensavo che la tua capacità imprenditoriale potesse fondersi con una buona politica.
Poi sono cresciuta, mi sono informata, ho ascoltato i pareri di tutti e ho capito che non saresti stato più il mio rappresentatane politico, così ho cambiato bandiera.
Nelle tue ultime elezioni, quelle dove hai vinto, la campagna politica è stata spietata, ti hanno calunniato, ti hanno denigrato. Qualcosa era vero e altro inventato di sana pianta. E io, nonostante non ti sostenessi più, l'ho trovato esagerato e ho iniziato a difenderti...
-Basta, -dicevo,- adesso esagerate, un conto è fare campagna elettorale un altro è diffamare, dissacrare una persona... e dai, finitela di calunniare e fate campagna seria, con progetti, con riforme, con coerenza e serietà!-
Ma il clima continuava a diventare sempre più squallido e tu avevi la mia comprensione... ho votato altri che mi convincevano di più, ma questo accanimento mi aveva dato fastidio e mi ero dispiaciuta per te... fino a ieri!
Sì, fino a ieri quando parlando del tuo avversario gli hai dato del pregiudicato e assassino...
Pregiudicato e assassino... ASSASINO?? Dio mio, ma non avevi altri discorsi da tirar fuori? Non bastava dittatore, pazzo, populista e tutti gli epiteti che vi siete imbastiti in questa pessima campagna elettorale? Proprio assassino dovevi dire? Proprio quella storia dovevi tirare fuori?
Una storia che risale al lontano 1984 dove in un incidente d'auto, in cui il tuo rivale è stato coinvolto personalmente, sono morti i suoi migliori amici e il loro bambino...
Io prego tutti i giorni che il destino non abbia, per me, in serbo questo; un incidente d'auto dove tre persone muoiono per causa mia... Santiddio... ma pensi che a te e ai tuoi sostenitori non possa mai succedere un incidente simile? Io ti auguro di no perchè il tuo rivale di sicuro ne porterà il peso per tutta la vita, ma non è e non è mai stato un criminale, e tu questo lo sai benissimo.
Ma tu non hai potuto fare a meno di colpire dove hai trovato e colpire duro! Hai usato una tale bassezza che ti giuro hai ferito anche me nonostante non sia coinvolta direttamente!
Ho immaginato di essere nei suoi panni, dove i miei migliori amici son morti nella mia auto mentre guidavo e... mi si da dell'assassina! No, qua hai toccato davvero il tuo fondo, ma non come politico, come uomo!
Io nella mi vita mi son ripromessa di non giudicare nessuno e con fatica, nell'ultimo periodo ci son riuscita... fino a ieri.
Ieri la parte più mentale e umana di me ti avrebbe augurato tanto di quel brutto che se ne fosse arrivato anche solo la metà saresti bruciato all'inferno... Oggi che son più calma e cerco di guardarti con gli occhi del cuore, guardando te e la tua vita non posso augurarti nulla peggio di come stai...
Provo ad immaginare te con la tua sete di potere, vedere che a 78 anni ancora arranchi senza pace per avere ciò che hai desiderato per tutta la vita e ancora non hai avuto, e quello che hai ancora non ti basta... ecco, questo basta a non provare più nulla.
Posso solo dire che mi spiace per te e che, perdona il mio giudizio, alla fine dopo tutto questo non posso che considerarti davvero... un pover' uomo.
Con la mia più profonda disistima,
Sara Roggeri